Tra i molti stili che si possono adottare per creare il proprio resume, il cv in formato europeo è quello maggiormente preso in considerazione, soprattutto dai neo laureati o da coloro che ancora non hanno accumulato molte esperienze lavorative.
In questa sezione sarà possibile esplorare cosa si intende esattamente per cv europeo, la differenza che c’è con il curriculum europass, quali sono i modelli disponibili e le informazione richieste per la loro compilazione.
Che cos’è il curriculum europeo?
Il cv europeo è un modello standardizzato proposto dall’Unione Europea che mira a essere un identikit lavorativo da poter utilizzare su tutto il territorio. Promuove uniformità e libertà di movimento. Esso offre la possibilità a tutti i cittadini europei di poter evidenziare e valorizzare le proprie competenze e i propri traguardi accademici e personali, per potersi proporre sul mercato del lavoro.
Lo specifico formato che caratterizza sia il curriculum europeo e l’europass risponde alle indicazioni politiche proposte dall’UE, dove viene data la possibilità a ogni singolo cittadino di evidenziare il proprio iter formativo, e di menzionare anche eventuali percorsi di apprendimento non formali.
Inoltre, questo tipo di resume è stato ritenuto uno strumento efficace per le aziende e gli istituti di formazione, i quali hanno la possibilità di esaminare con maggiore chiarezza le abilità, le qualità e i titoli posseduti da ogni singolo candidato.
La differenza tra il curriculum europeo e l’europass
Si parla spesso del cv in formato europeo e di europass, ma quale è la differenza tra i due? E quale bisogna scegliere?
Innanzitutto, bisognerebbe chiarire che, in sostanza, il secondo modello non è altro che un’evoluzione del primo, creato per essere più conciso e diretto e per snellire la sua originaria versione considerata troppo lunga. Infatti, esso si dovrebbe comporre al massimo di una o due pagine, per far prevalere personalizzazione e concretezza.
È da notare, comunque, che entrambi i resume vengono utilizzati e accettati dalle aziende, e che la decisione di utilizzare uno al posto dell’altro è puramente personale.
In generale, però, si è osservato che le strutture come gli enti pubblici e le università tendono a richiedere il formato iniziale, per poter valutare in maniera più approfondita la scheda personale di ogni singolo individuo. L’europass, invece, è prediletto da coloro che già hanno accumulato qualche esperienza lavorativa e che desiderano andare avanti con la loro carriera.
Scarica i modelli europei e inizia a creare il tuo curriculum vitae
Il primo formato europeo, introdotto nel 2002 dalla Commissione Europea, può essere scaricato qui, mentre, la versione più aggiornata del 2004, ovvero europass, lo si può trovare seguendo questo link. Entrambi i cv sono gratis e in formato word, per essere facilmente e comodamente modificati.
Per quest’ultimo, inoltre, è possibile consultare anche il sito ufficiale che mette a disposizione molti consigli utili da seguire. La pagina, poi, offre anche la possibilità di compilare il resume online e, di conseguenza, di poterlo salvare, aggiornare e spedirlo via email.
Come si può constatare, i cv sono molto simili nella forma e nella struttura. Di seguito andremo ad analizzarli entrambi.
Cv europeo e europass: come si strutturano
A differenza di molti altri modelli, i formati europei sono piuttosto dettagliati, e si prolungano su dei particolari che offrono al candidato la possibilità di potersi presentare al meglio. Tali moduli sono suddivisi in sei sezioni principali, e si consiglia sempre di non alterarne l’ordine.
Informazioni personali
I dati anagrafici sono quelli che vengono forniti per primi. La maggior parte dei resume segue questo ordine, ma ce ne sono molti altri che offrono una disposizione alternativa delle informazioni da inserire. In seguito, devono essere forniti i contatti personali, come numero di telefono e l’email, nel caso il selezionatore desideri contattarci.
Nella versione europass, inoltre, è esplicitamente consigliato di inserire una fotografia, preferibilmente in formato tessera, che ci rappresenti nel modo più professionale possibile.
Esperienza lavorativa
L’elenco delle varie esperienze deve essere sempre fornito partendo dalla più recente e procedendo a ritroso. In questa sezione si devono elencare le collaborazioni lavorative, così come eventuali tirocini e stage e soggiorni all’estero. Qui, ciò che il selezionatore cerca è la capacità del candidato di saper interagire con il pubblico e di saper coordinare e/o supervisionare un gruppo di persone.
Istruzione e formazione
I cv europei offrono la possibilità di poter display non solo i propri traguardi accademici, ma anche tutto il percorso che ha portato al titolo di studio. Dunque, sono ben graditi tutti i certificati che sono stati rilasciati per aver seguito vari corsi, seminari e workshop. L’iter di formazione è importante tanto quanto il titolo accademico finale.
Capacità e competenze personali
La particolarità, e se si vuole, la bellezza dei resume resi disponibili dall’EU, risiede nel fatto che in questi documenti è possibile evidenziare anche competenze e capacità che non possono essere attestate. Si potrebbe affermare, dunque, che la maggiore differenza presente tra un curriculum più tradizionale e quello in formato europeo è proprio la possibilità di poter gettare luce sul vissuto e sulle esperienze personali del candidato.
Ciò può essere effettuato sviluppando i seguenti punti:
Ulteriori informazioni
Bisogna tenere a mente che questo genere di cv si presenta come un modello standard, di conseguenza, è possibile che alcune voci non sono rilevanti per le nostre esperienze personali e, dunque, possono essere cancellate. In alternativa, questa sezione può essere compilata con rilevanti pubblicazioni, presentazioni, progetti, conferenze, seminari, riconoscimenti, premi e appartenenze a gruppi e associazioni.
Per concludere, si devono fornire le referenze. A meno che non vengono richiesti esplicitamente dei referenti, di solito si consiglia semplicemente di dichiarare: “le referenze sono disponibili su richiesta”.
Allegati
Per confermare l’autenticità di quanto attestato precedentemente, si deve fornire una lista di tutti i documenti che si desiderano allegare al cv. Questi possono essere: copie delle lauree, qualificazioni, attestati, pubblicazioni o ricerche.
Si consiglia di includere solo documenti rilevanti alla candidatura e, comunque, non troppo lunghi.
5 trucchi per creare il resume perfetto
Su internet è possibile trovare una grande varietà di modelli, i quali propongono stili e formati che sono uno differente dall’altro, e che seguono delle regole precise per essere compilati. Per scrivere correttamente un curriculum in formato europeo è consigliabile seguire 5 punti principali:
Inserire informazioni rilevanti ed essenziali
Quando si risponde a un annuncio di lavoro, bisogna assicurarsi di possedere tutti i requisiti che vengono richiesti al candidato. Di conseguenza, si consiglia di evitare di includere informazioni non pertinenti all’inserzione. Se si possiede un’esperienza lavorativa limitata, allora è meglio iniziare dalle attività svolte nel sociale o durante gli anni di studio.
Essere chiari e concisi
Le frasi brevi e ricche di informazioni sono la chiave vincente per realizzare un buon cv, dunque, si deve evitare l’utilizzo di giri di parole. Inoltre, se possibile, bisognerebbe quantificare i risultati, una metodologia largamente apprezzata da molte aziende.
Adeguarsi all’impiego ricercato
La stesura del cv non è mai un atto definitivo, questo documento deve essere sempre ritoccato e aggiornato per renderlo il più idoneo possibile all’annuncio di lavoro al quale è destinato. Ciò non vuol dire mentire, ma semplicemente adattare le proprie qualità alla posizione desiderata.
Attenzione agli errori
Commettere dei futili errori è più semplice di quello che si potrebbe pensare. Bisogna prestare molta attenzione non solo ai classici errori grammaticali, ma anche alla sintassi delle frasi. Dunque, controllare ortografia e punteggiatura, e la chiarezza e logicità delle frasi.
Rileggere il cv una volta compilato
Una volta che abbiamo terminato di scrivere il nostro curriculum, è arrivato il momento di rileggerlo. Potrebbe sembrare superfluo, o addirittura noioso, ma la lettura ad alta voce di ciò che abbiamo appena stilato può rivelarsi cruciale per individuare se c’è qualcosa che non quadra. Per essere ancora più sicuri, si potrebbe chiedere anche a una terza persona di dare un’occhiata.
Crea il tuo curriculum europeo anche in inglese e in francese
Agli inizi del 2000, la Commissione Europea ha redatto un curriculum che poteva essere utilizzato da tutti i paesi appartenenti all’UE, per facilitare la mobilità e la ricerca del lavoro sul tutto il territorio. Vi invitiamo a consultare la nostra pagina cv in francese per poter scaricare il modello europeo da poter utilizzare in Francia e per poter avere utili informazioni sulla patria dei diritti dell’Uomo.
Allo stesso modo, potete visitare cv in inglese per poter avere tutte le informazioni riguardanti la creazione del curriculum destinato al mercato lavorativo degli UK.
Altre importanti risorse
La stesura del resume è solo una parte di ciò che deve essere creato prima di poter rispondere a un’inserzione di lavoro, e anche dopo aver fatto la domanda. Di cos’altro hai bisogno? Dai un’occhiata ai seguenti link: