Il mondo del lavoro è flessibile e versatile, e permette a tutti i tipi di professionisti di trovare il giusto collocamento all’interno di una rispettabile compagnia.
A seconda delle esigenze aziendali vengono offerte differenti tipologie di contratto, ognuno delle quali deve rispettare determinati termini e percepire la giusta retribuzione. I diversi accordi lavorativi hanno in comune il fatto che essi possono essere interrotti in qualsiasi momento, e che sia il datore che il dipendente possono prendere tale decisione.
Anche i contratti a progetto, che in genere hanno una durata relativamente breve, possono essere interrotti tramite un comunicato scritto che prende il nome di lettera di fine collaborazione.
Ma cosa sono con precisione i contratti a progetto? E come poter terminare tale collaborazione?
Collaborazione coordinata e continuativa: cos’è?
La tipologia di contratto alla quale siamo abituati, e alla quale molti lavoratori aspirano, è quella a tempo indeterminato dove, di regola, il dipendente deve svolgere il proprio compito attenendosi alle direttive impartite dalla ditta. Il contratto di lavoro subordinato, anche se non permette alcuna autonomia, assicura al lavoratore molte garanzie che, però, diventano anche abbastanza costose per l’azienda.
Assumendo un collaboratore a progetto, invece, la società non solo mira a specializzarsi e a migliorarsi in determinati settori, ma ciò può avvenire anche limitando le spese.
Nel contratto di collaborazione coordinata e continuativa il professionista si impegna a collaborare con il committente senza, però, avere alcun vincolo di subordinazione.
I cosiddetti Co.Co.Co. lavorano infatti in piena autonomia operativa e hanno un rapporto unitario e continuativo con chi commissiona loro il lavoro. Sono dunque formalmente inseriti nell’organizzazione aziendale e possono operare all’interno del suo ciclo produttivo.
Perché voler cessare un contratto di collaborazione
Se un impiegato a tempo determinato ha un ruolo subordinato all’azienda, un collaboratore, invece, ricopre una posizione parasubordinata, la quale è definita da quei rapporti di collaborazione non dipendenti. Nonostante ciò, i due tipi di contratti hanno molte caratteristiche in comune, in particolare:
E proprio a causa di queste estreme similitudini che, con gli anni, i rapporti di collaborazione sono stati esposti a molti abusi. Spesso le aziende anziché offrire un posto a tempo indeterminato propongono un contratto di collaborazione, trattando il professionista come un vero e proprio dipendente, evitando però di applicare tutte le norme di protezione del lavoro subordinato, come: malattia, tutela della gravidanza, minimi contrattuali retributivi, trattamento di fine rapporto, tutela in caso di licenziamento, eccetera.
Questo, di solito, è il motivo principale che spinge un collaboratore a voler interrompere il rapporto lavorativo con un’azienda o con un altro professionista.
Come scrivere una lettera di fine collaborazione
Nel momento in cui si desidera recedere da un contratto lavorativo bisogna presentare un documento formale, pena la non validità delle dimissioni. E anche nel caso di un contratto a termine c’è la necessità di mettere tutto per iscritto e presentare una lettera di fine collaborazione.
Come si formula un documento del genere e quali informazioni deve contenere?
Struttura della lettera
Per scrivere una lettera di fine collaborazione bisogna attenersi a una struttura molto semplice, che segue le classiche regole standard dei documenti ufficiali. In generale, possiamo affermare che bisogna rispettare le seguenti regole:
Utili consigli da tenere a mente
Nel momento in cui ci si appresta a stilare un documento formale è buona regola ricordarsi di seguire i seguenti consigli:
Fac simile lettera di fine collaborazione
Per avere un’idea più chiara di come deve essere una lettera che dichiara l’intenzione di voler abbandonare la collaborazione con una ditta o con un altro professionista, invitiamo i nostri lettori a scaricare il seguente modello che abbiamo messo a disposizione:
Lettera di ringraziamento per una collaborazione
Sono molti i motivi che possono spingere un professionista a interrompere un rapporto di collaborazione, ma in tanti altri casi questi contratti a progetto si concludono entro i termini stabiliti, senza incorrere in alcun tipo di problema.
Se il dipendente ha avuto la fortuna e il privilegio di poter lavorare con una persona seria e preparata, si vorrà avere il desiderio di esprimere la propria gratitudine tramite una lettera di ringraziamento per una collaborazione.
Non si tratta solo di una forma di gentilezza, tale gesto può innescare un futuro e duraturo legame professionale che potrà portare, poi, anche ad altre collaborazioni.
Se desiderate ringraziare qualcuno per avervi permesso di collaborare con la loro azienda, allora visitate l’apposita pagina per saperne di più.
Esempio da scaricare
I ringraziamenti sono sempre un bel pensiero da dedicare per dimostrare tutta la nostra stima e il nostro apprezzamento verso coloro che ci hanno permesso di svolgere un determinato lavoro. A volte, però, ci si potrebbe trovare in difficoltà e, di conseguenza, bloccati non sapendo cosa poter scrivere nella lettera.
Di seguito riportiamo un utile esempio da poter consultare:
Chi può far terminare un contratto?
Un contratto che viene stipulato tra due parti è un evento che deve sempre essere preso con molta serietà. Nonostante ciò, in qualsiasi momento è possibile interrompere un rapporto di lavoro, basta solo seguire le procedure opportune al caso.
Nel momento in cui è un dipendente a voler recedere dal contratto si parla di dimissioni, le quali possono essere date in forma cartacea oppure compilando l’apposito modulo online.
Se, invece, è il datore a voler prendere tale decisione allora quest’ultimo dovrà presentare al lavoratore una lettera di licenziamento.
Per avere maggiori informazioni vi invitiamo a seguire gli appositi link.